martedì 25 marzo 2008

CONTINUO A DARE I NUMERI

Continuiamo a dare i numeri.... Possiamo facilmente concludere che la somma delle cifre di 7³ può dare solo 10 e non 19. Infatti deve essere un numero inferiore a 700, perchè 700 sappiamo che è 7 x 10 x 10 che è sicuramente superiore a 7 x 7 x 7. Dunque i possibili risultati rimangono solo: 073,163,253,343,433,523,613,703
Dopo la matematica modulo 10, che ci dice che l'ultima cifra di 7³ è uguale a 3 e dopo la matematica modulo 9, che ci dice che la somma delle cifre di 7³ è uguale a 10, usiamo la matematica modulo 7 per stabilire i valori delle singole cifre di cui è composto 7³. 10 modulo 7 è uguale a 3. Ossia il resto della divisione di 10 per 7 è uguale a 3. Invece 100 modulo 7 è uguale a 2, cioè il resto della divisione di 100 per 7 è uguale a 2. Questo ci serve a stabilire il “peso” (in modulo 7) che hanno le diverse cifre di cui è composto 7³. Se il numero cercato 7³ è composto da 3 cifre, ABC, allora, in matematica modulo 7, bisognerà moltiplicare A, la cifra delle centinaia, per 2, perché 100 mod 7 = 2 e bisognerà moltiplicare B, la cifra delle decine, per 3, perché 10 mod 7 = 3. C si moltiplica per 1 ovviamente, perché 1 mod 7 = 1. E poi bisogna sommare le tre cifre A,B,C così rispettivamente moltiplicate per 2, per 3 e per 1 per avere il risultato in modulo 7. Il risultato deve essere un multiplo di 7 (che in modulo 7 vuol dire 0), perché 7³ deve essere divisibile per 7. Se A e C fossero uguali, come effettivamente sono, allora questo valore A = C avrebbe lo stesso peso di B, infatti il peso di B è 3 e i pesi di A e C sommati insieme danno 2 + 1 = 3! Avendo lo stesso peso, ecco che perché il risultato sia un multiplo di 7 è sufficiente che A + B = 7. E infatti così è! Nessun altro poi dei possibili risultati va bene, perché è facile vedere che per passare da 343 ai valori superiori 433,523,613, oppure ai valori inferiori 253,163,073 bisogna aggiungere o togliere dei multipli di 90 che non possono essere dei multipli 7! Ricapitolando: l'ultima cifra di 7³ = 3 perché 7³ mod 10 = 3. 7³ può avere al massimo 3 cifre perché 10³ = 1000, anzi sappiamo che 7³ è sicuramente minore di 700 perché 700 = 7 x 10 x 10. La somma delle cifre di 7³ divisa per 9 dà come resto 1 perché 7³ mod 9 = 1. Perciò la somma può essere 10 o 19. Anzi può essere solo 10, perché sappiamo che sicuramente 7³ è minore di 700. Possiamo trovare facilmente che la cifra delle centinaia va moltiplicata per 2 e la cifra delle decine va moltiplicata per 3, per avere il resto della divisione di 7³ per 7. Ma sappiamo sicuramente che 7³ diviso 7 dà come resto 0. Prendendo la cifra delle centinaia uguale alla cifra delle unità, questa cifra “unificata” va moltiplicata per 3, per avere il resto della divisione per 7, esattamente così come la cifra delle decine. Ecco che è sufficiente che la somma della cifra così “unificata” più la cifra delle decine sia un multiplo di 7 e cioè 7. E così possiamo stabilire che 343 potrebbe essere il risultato di 7³, avendone tutti i requisiti richiesti. Poi ne siamo certi, perché per ottenere gli altri possibili risultati: 433,523,613,253,163,073, vediamo che dobbiamo sommare o sottrarre da 343 dei numeri che sicuramente non sono dei multipli di 7 e quindi i numeri ottenuti a loro volta non possono essere dei multipli di 7. C.v.d.
Ora posso considerarmi soddisfatto! Prima, guardando il numero 343 ottenuto con l'utilizzo della calcolatrice, oppure con il calcolo manuale, non riuscivo a considerarmi soddisfatto! Non mi accontentavo del semplice calcolo, volevo qualcosa che giustificasse in maniera diversa ogni singola cifra! In questo modo siamo portati a ricercare quelle dimostrazioni in cui la netta evidenza coincide con il calcolo rigoroso! Che cosa significa questo? Per esempio se io dico che 2 + 2 = 4, questo è una netta evidenza, oltre a essere un calcolo rigoroso! Nella matematica modulo 10, 9 o 7, essendo 10, 9 e 7 dei piccoli numeri, abbiamo che i risultati sono delle nette evidenze!

lunedì 24 marzo 2008

OGGI DO' I NUMERI!

Quanto fa 7 elevato alla 3°? Risposta: 343! Che bel numero simmetrico. E la somma delle sue cifre (3 + 4 + 3) è uguale a 10 (7 +3) . E ancora 3 + 4 = 7. C'è una ragione in questa distribuzione così simmetrica e ordinata di questo risultato? Io mi sono dato la pena di cercarla. Ma non è facile. Intanto dimostrare che 7³ è uguale a 343 è presto fatto! Basta eseguire il calcolo! E questo potrebbe bastare! Ma io cercavo dei motivi semplici che facessero vedere in modo semplice, per esempio, la dipendenza della somma dei numeri (3 + 4 + 3) dal numero 10 e altre cose. Intanto consideriamo l'ultima cifra di 343: l'ultima cifra si ottiene per prima cosa moltiplicando 7 x 7 (7 al quadrato) che fa 49. E poi moltiplicando ulteriormente l'ultima cifra di 49 (il 9) per 7.
9 x 7 = 63. Ecco che come ultima cifra otteniamo il 3. Questa si chiama matematica modulo 10. Non c'è bisogno di portarsi dietro tutte le cifre: per ottenere l'ultima cifra di un risultato è sufficiente conservare l'ultima cifra. Ma per la penultima cifra, per la terzultima, eccetera, non esiste una regola così semplice! Allora in matematica modulo 10, ossia conservando solo l'ultima cifra, le potenze di 7 sono: 7 x 7 = 9.
7 x 7 x 7 = 9 x 7 = 3. 7 x 7 x 7 x 7 = 3 x 7 = 1. E infine 1 x 7 = 7.
Continuando otteniamo di nuovo sempre le stesse cifre: 7,9,3,1,7,9,3,1,7,9,3,1,7,.......
Perciò, anche se volessimo conoscere l'ultima cifra di 7 elevato alla 10°, per esempio, non abbiamo bisogno di eseguire tutto il calcolo. Scrivendo in sequenza le cifre 7,9,3,1,7,9,3,1,7,9,.... la 10° cifra che scriviamo è un 9, perciò l'ultima cifra di 7 elevato alla 10° è un 9. Questo è un modo che indica abbastanza semplicemente che l'ultima cifra di 7³ è un 3. Ora vediamo un modo semplice per ottenere la somma (o qualcosa che ci somiglia) delle cifre di un numero (per esempio la somma delle cifre di 7³ = 343 che è 3 + 4 + 3 = 10). Più precisamente non si ottiene la somma delle cifre, ma il resto della divisione della somma delle cifre per il numero 9. Questa è banalmente quella che veniva chiamata nelle scuole elementari la “prova del nove”! Noi la chiameremo più dottamente: matematica modulo 9! Eseguendo una qualsiasi operazione tra due numeri, infatti, anche la stessa operazione sulla somma delle cifre dei numeri dati deve risultare uguale alla somma delle cifre del risultato. E questa è la “prova del nove”. Per esempio 12 + 38 = 50. Prendendo la somma delle cifre:
1+ 2 = 3. 3 + 8 = 11 e poi 1 + 1 = 2. 3 + 2 = 5 che è anche uguale a 5 + 0.
La prova del nove è riuscita.
Dunque per procedere non abbiamo che da eseguire la matematica modulo 9 di 7³.
7 x 7 = 49. 4 + 9 = 13 e 1 + 3 = 4. Dunque 7 x 7 = 4.
7 x 7 x 7 = 4 x 7 = 28. 2 + 8 = 10 e 1 + 0 = 1. Dunque 7 x 7 x 7 = 1.
Continuando con 7 x 7 x 7 x 7, eccetera, ottieniamo ancora le stesse cifre 7,4,1,7,4,1,7,4,1,.......
ma a noi interessa solo 7 x 7 x 7 che è uguale a 1 (modulo 9). Ossia il resto della somma delle sue cifre diviso per 9 è uguale a 1. Dunque la somma delle sue cifre potrebbe essere 10 oppure 19 oppure 28.... Ma noi sappiamo che è uguale a 3 + 4 + 3 = 10. Anche non sapendolo, in effetti possiamo già sapere che 7³ è un numero inferiore a 10³, cioè inferiore a 1000. Possiamo sapere anche che l'ultima cifra è un 3. Dunque la somma delle cifre può essere solo o 10 o 19.
Ecco i possibili risultati: 073,163,253,343,433,523,613,703,793,973,883. Ecco, ho scoperto da dove il gruppo degli 883 ha preso il suo nome!
Per il momento questo è lo stato dell'arte. Si può fare di meglio!

sabato 22 marzo 2008

LA NATURA CI INSEGNA LA VITA

La natura ci insegna la vita. Guardate il fiorire di una rosa. Prima si forma il bocciolo, che si ingrandisce quasi invisibilmente ma lentamente e inesorabilmente, fino poi ad aprirsi in quella meravigliosa composizione di petali leggeri, vellutati e profumati, al tempo opportuno, quando abbia raggiunto la giusta dimensione. Questo crescere dal nulla, lentamente, quasi vergognandosi di crescere senza chiedere il permesso. E poi il fiorire, che al tempo opportuno avviene inesorabilmente. Sembra che voglia dirci: abbiate pazienza, perché se avete pazienza, se son rose........fioriranno!
Dobbiamo imparare a guardare tutti gli esseri umani come se fossero dei fiori che al tempo opportuno devono fiorire! Non è con il nostro sdegno, con il nostro rimprovero, che gli esseri umani migliorano e fioriscono! E se i fiori hanno bisogno di fresco e di pioggia, cioè di qualche lavata di capo ogni tanto, pure, a maggior ragione avranno bisogno di luce e di calore, cioè di comprensione e amore. Ma se noi non abbiamo pazienza, se vogliamo che le cose maturino, giungano a compimento quando ancora non è il loro tempo, allora addio! Quanti cuori si sono spenti, non sono maturati, giunti al compimento, per la freddezza glaciale di chi li doveva accudire? E invece di amore e comprensione hanno avuto solo freddo e gelo e pioggia inarrestabile come una continua lavata di capo dal mattino fino alla sera? Dio ha creato tutte le cose e tutti gli esseri perché raggiungano la loro perfezione, il loro perfetto vivere così come Dio aveva progettato per loro. Ma se noi non abbiamo fede e pazienza come potremo sperare di vedere le cose, di vedere questa nostra civiltà, che raggiunga la sua perfezione, il suo compimento? Dobbiamo avere tanta più fede e pazienza tanto più quanto sappiamo che nel mondo è entrato il peccato, siamo tutti sommersi dal peccato, che è un guasto che va riparato! “Il peccato del mondo” non è, purtroppo, una frase buttata lì che appartiene alla cultura dei preti. E' una triste realtà, della quale tutti dobbiamo divenire consapevoli, non solo i preti! “Il peccato del mondo” non è un modo antico e superato di intendere certe frontiere del progresso, che vengono chiamate progresso, ma che sono degli inoltramenti sempre più profondi nella barbarie! “Il peccato del mondo”, da cui tutti siamo sommersi, ognuno ha la sua parte, è il primo punto da cui partire per rimettere a posto ogni cosa e fare sì che il mondo diventi come un giardino pieno di tutte le più meravigliose varietà di fiori leggiadri e profumati, così come è nel progetto, da sempre, da prima del tempo, di Colui che lo ha creato!

LA SANTA SINDONE

Esiste al mondo il ritratto di un volto che più bello non c'è! E' il ritratto del volto che si vede nella Santa Sindone, o meglio nel negativo fotografico della Santa Sindone. Sì, perché l'immagine così bella che ci fanno di solito vedere non è quella che si vede osservando direttamente il sacro lenzuolo, che era anche l'unico modo che avevano i nostri antenati di osservare la Sindone. Infatti il negativo fotografico restituisce così perfettamente quei tratti di un volto umano che non è possibile altrimenti osservare nella visione (fotografica o diretta) del lenzuolo così com'è. Mi ricordo che quando osservavo la riproduzione fotografica della Sindone da fanciullo, non mi diceva granché. Vi vedevo solo un uomo con tanti capelli e tanta barba. E naturalmente ero partecipe anche io dell'idea che circolava che la Sindone fosse un falso medievale. Per me quella non era che la comune opinione di buon senso sulla verità della Sindone. Mi viene ora un sospetto: mi avranno fatto osservare il negativo o il positivo fotografico? La mia incapacità di scorgervi i meravigliosi tratti di un uomo eccezionale, come li riesco a scorgere ora, era data dalla mia infantile età, dalla mia poca esperienza, o solo dal fatto che non avevo sotto mano il negativo fotografico della Sindone? Rimango nel dubbio. Certamente se guardo ora un negativo fotografico del sacro lenzuolo ciò che vi vedo è il divino volto del Redentore dell'uomo. Quei tratti somatici per me sono inestricabilmente legati alla divina umanità del loro possessore. Per me questa è una cosa inesplicabile, ma è così. E del resto c'è un episodio della vita del divino Redentore, raccontata nell'Opera di Maria Valtorta in cui il Redentore stesso chiede a dei bambini (non a degli adulti, nota bene!): -Ditemi, qual è per voi il segno che io sono il Messia?-. E i bambini rispondono, ognuno dicendo qualcosa di diverso. Uno di loro dice: -Che sei bello come un uomo non può esserlo!-. E il divino Redentore accetta queste testimonianze di bambini come testimonianze autentiche! Il divino Redentore ha anche detto, come è riportato nei Vangeli: -Ti ringrazio, o Padre, che hai nascosto queste cose ai sapienti e agli scaltri, e le hai rivelate ai piccoli e agli umili. Sì, o Padre, perché così a Te è piaciuto!-. Sarà forse perché non sono un sapiente e uno scaltro, ma perché sono piccolo ed umile, che nei tratti somatici del negativo fotografico della Santa Sindone riesco a scorgere i tratti del divino e umano Redentore, il Signore Gesù Cristo?
L'autenticità della Santa Sindone è confermata anche nell'Opera di Maria Valtorta e nell'Opera di Vassula Ryden, opera dal titolo: “La vera vita in Dio”, nel primo volume! Perciò io non ho mai più creduto agli scienziati che hanno fatto risalire la datazione della Santa Sindone all'epoca medioevale. E infatti è notizia di questi ultimi giorni che quello stesso scienziato che aveva ottenuto quella datazione non crede più all'esattezza del suo lavoro e vuole compiere altre rilevazioni dal sacro lenzuolo per ottenere un'altra datazione per esso!

mercoledì 19 marzo 2008

ATTIVITA' DELLA MENTE SUPREMA

Attività della Mente Suprema (2008)

La Mente Suprema
che in se stessa side
da se sola si conosce
e di se stessa gode
gode nel conoscersi
gode nel creare
infinitamente sempre
sempre si rinnova
sempre uguale a sé
Vive nell'Amore
tra il Padre e il Figlio
Gesù terreno chiedeva al Padre
non conosceva tutto del Padre
ma tutto poteva ricevere da Lui
Poteva ricevere lo Spirito senza misura
perché il Padre e il Figlio sono una e una cosa sola.
E' stata posta un'infinita distanza tra il Padre e il Figlio
nell'ora suprema dell'Amore Supremo
Ora questa infinita distanza è stata colmata
perché il Padre e il Figlio sono una cosa sola
nell'Amore che è lo Spirito Santo.
Credo che la stessa creazione tutta
sia un'oscillazione tra questi due poli:
il polo dell'unità indivisibile
e il polo dell'infinita distanza dell'inconoscibile
E l'una e l'altra giungono inaspettatamente
così come c'è infinita distanza tra gli uomini e gli uomini
e tra gli uomini e Dio
così come c'è unità indivisibile sostanziale
tra gli uomini e gli uomini
e tra gli uomini e Dio
tra Dio e ogni uomo
tra Dio e ognuna delle Sue creature
dovunque esse siano
nell'infinito cosmo
nell'infinito spazio dei Cieli.

PERCHE' HO CREATO QUESTO BLOG

Perché ho creato questo blog? Il blog è un modo di fare conoscere quotidianamente le proprie opinioni a tutti. Nel nostro mondo di oggi, nel quale siamo tenuti partecipi quotidianamente di un certo tipo di cultura, e lo siamo a 360 gradi, e cioè dalla televisione, dai giornali, dai parenti, dai conoscenti, dagli amici, dagli estranei, dalla radio, dal cinema, da tutto, io ritengo mio dovere proporre quotidianamente un tipo di cultura un poco diverso da quella in cui ci vogliono tenere immersi a mollo! Io concepisco il mio sforzo come un antidoto quotidiano al veleno che ci viene proposto in questa nostra cultura moderna! Io sono solo uno e forse il mio antidoto non potrà servire che per pochi, ma fosse solo per quei pochi lo sforzo varrebbe la pena!

LA RELIGIONE E' L'OPPIO DEI POVERI........ (?!)

E' luogo comune purtroppo diffuso tra molte persone il vedere la religione come qualcosa che serve per sfuggire dalla vita reale, qualcosa che serve a illudersi. Qualcosa come un palliativo o un sedativo della coscienza. Carlo Marx disse: “la religione è l'oppio dei popoli” o come mi ebbe a dire mia madre: “la religione è l'oppio dei poveri....”! Io invece voglio ribaltare completamente questo modo di vedere le cose! E dico che eliminare Dio dalla propria coscienza è un modo per illudersi, per distorcere la realtà, per deresponsabilizzarsi, per vivere una vita lontano, molto lontano dalla realtà! Intanto Dio è il sublime e l'eccelso e questa eccelsitudine può fare sì che gli uomini lo vedano come qualcosa di molto lontano, gli uomini che hanno a che fare quotidianamente con cose più terra terra. Allora gli uomini vedono come reale solo quello che possono sperimentare con i loro sensi anche se questo non è altro che fango e cenere! O anche, essendo Dio paziente e lento all'ira, come dice la Scrittura, credono che sia lecito abusare della Sua magnanimità e della Sua pazienza e trascurare e farsi beffe della Sua divina Parola! Attenzione! Attenzione voi, vi dico, a non distorcere la realtà! La realtà, che lo crediate o meno, è che Dio ci ha creati per Lui e ci ha dato delle leggi per andare verso di Lui! La vita reale che viviamo quotidianamente è intrisa, condita di male, di sofferenza. Questo come conseguenza del peccato dell'uomo! Il fatto che il nostro mondo sia intriso di male e di sofferenza non ci autorizza affatto a bestemmiare Dio e a crearci le nostre leggi di vita, illudendoci così di raggiungere la felicità in questo modo e stordendoci ancora di più, in una discesa senza termine! Dio ci dice come affrontare tutte le situazioni negative della nostra esistenza! Dunque se noi non facciamo ciò che dice Dio, allora siamo degli irresponsabili, allora siamo degli illusi, allora siamo quelli che vogliono sfuggire dalla realtà e accusare gli altri, coloro che fanno ciò che Dio dice, di essere loro coloro che sfuggono dalla realtà! Satana esiste ed è un essere spirituale intelligente votato al male che vuole traviarci tutti! Bisogna che lo sappiamo che esiste questa intelligenza votata al male che nel mondo opera perché trionfi il male, perché se sappiamo che nel mondo esiste una intelligenza del male, saremo più accorti! Sapremo così che ci sono delle trappole astute escogitate proprio da lui, dal principe del male, l'angelo ribelle! Quando nessuno crede in Satana lui può agire indisturbatamente di nascosto e traviare tutte le nostre coscienze creando una ragnatela mondiale, tale che il World Wide Web non è niente in confronto! Dio è superiore a Satana e lo lascia libero di agire, perché potrebbe anche immobilizzarlo, se volesse farlo, ma lo lascia libero in modo che noi possiamo avere un premio ottenuto lottando contro di Satana! Perciò chi si affida a Dio totalmente rende Satana incapace di nuocergli!
Allora illuso e stregato da Satana è colui che ti dice: divertiti, datti alla pazza gioia, fai come se Dio non esistesse! Pensa alle cose concrete: i beni materiali, i soldi, il cibo, le donne! Divertiti che si campa una volta sola, cogli l'attimo fuggente! Siamo liberi e allora godiamoci questa libertà a modo nostro!

martedì 18 marzo 2008

LA PRIMAVERA DEL CUORE

La primavera del cuore (2008)

Questa mattina al risveglio
c'erano gli uccellini che cinguettavano
e un tiepido sentore di primavera
il dolce cinguettìo mi riporta ad altra primavera
Pare che in questo dolce cantare degli uccellini
sia racchiusa una promessa eterna di primavera
Pare che dica: non temere, io primavera eterna del cuore
non me ne vado, rimango sempre presso di voi
di tanto in tanto mi faccio sentire
con le mie suadenti promesse
E del resto non potrei cacciare mai gli uccellini
davanti a casa mia
non ne sarei capace
Le mie mani sarebbero troppo lente
e loro si muovono così rapidi
Ma le mie intenzioni sono pacifiche
Rimanete pure a cantare il vostro canto immortale
primavera dopo primavera
anno dopo anno
secolo dopo secolo
millennio dopo millennio
Fate in modo
che i nostri cuori si schiudano
alla primavera eterna del cuore

domenica 16 marzo 2008

VASSULA RYDEN

Vassula Ryden è una donna greca nata in Egitto nel 1942. Ultimamente è venuta a vivere in Italia. Quando era ancora una fanciulla ha avuto un sogno premonitore che le preindicava le nozze spirituali con Cristo. Poi ha vissuto una vita mondana fino al giorno (negli anni '80) in cui le si è manifestato il suo angelo Daniele e poi le si è manifestato il Signore Gesù. Lei era completamente a digiuno di argomenti religiosi e viveva proprio come se Dio non esistesse. L'Angelo e poi il Signore le si sono manifestati con la scrittura automatica. Ma lei scrive anche sotto dettatura del Signore. Da allora fino ad oggi ha scritto 11 volumi, i quali tutti hanno come autore il Signore, infatti sono stati scritti con scrittura automatica o sotto dettatura dal Signore. In pratica sono messaggi del Signore. Il titolo dell'opera è: “La vera vita in Dio” ed è stata pubblicata in tutto il mondo, ma lei ha desiderato che nessun guadagno le spettasse come autrice, in modo che il prezzo dei libri potesse rimanere il più basso possibile! Esiste anche un sito internet a lei dedicato: http://www.tlig.org/it.html
In Italia i primi 9 volumi sono stati editi dalle Edizioni Dehoniane Bologna e i restanti 2 dalle Edizioni Segno. Ci sono stati degli impedimenti alla pubblicazione di questi libri, anche da parte di alti rappresentanti della Chiesa, per cui i primi 9 volumi non sono più in commercio. Questi sono 11 libri di una ricchezza spirituale meravigliosa. Il Signore dice che viviamo tutti nell'era della grande apostasia, cioè del rinnegamento della fede e che anche all'interno della stessa Chiesa ci sono i pastori che tradiscono il Signore e che abbandonano il gregge. Più precisamente il Signore dice che ci sono due tipi di pastori: quelli che assomigliano ad Abele e quelli che assomigliano a Caino. Nonostante in questi messaggi ci sia un fortissimo richiamo per tutti gli uomini alla conversione, in essi pure si sente fortissima la dolcezza straordinaria del nostro Padre Dio che ci ama tutti di un amore incommensurabile e che ci vuole tutti con Lui a godere eternamente con Lui della gioia eterna che Lui solo può dare! Cosa posso dire di più! Leggeteli, richiedeteli, fate in modo che la richiesta sia tanto pressante che anche i libri che non sono più in commercio vengano ristampati nuovamente. Il Signore Dio parla, eccome se parla, ma se nessuno lo sta a sentire........se nessuno desidera ascoltarlo........!
Il mondo si appresta a essere rinnovato completamente dalla seconda Pentecoste, c'è ancora scritto in questi messaggi! Perciò è necessario che tutta l'umanità attraversi una dolorosa purificazione e questa dolorosa purificazione, secondo un messaggio recentissimo della Santissima Madre Maria Vergine, è già alle porte. Ma chi ama Dio sarà tenuto al riparo dagli eventi dolorosi che dovranno accadere a breve! Alla fine ci sarà il regno di Dio sulla terra e tutti, anche le diverse confessioni religiose che ora sono divise, come Cattolici, Protestanti e Ortodossi, adoreranno il Signore attorno ad un unico tabernacolo e ci sarà un solo pastore! Questo regno di pace durerà “mille anni” secondo quanto c'è scritto anche nel Libro dell'Apocalisse di San Giovanni: “la bestia sarà incatenata per mille anni”, essendo mille anni un tempo imprecisato!
Come tutti gli Apostoli di Cristo, anche Vassula Ryden ha avuto la sua parte di sofferenze. Ha sofferto molto di vedersi contestata, contrastata proprio da coloro i quali avrebbero dovuto appoggiarla, fino al punto da arrivare a dubitare della stessa sua opera, la quale le è stata data dal Signore Gesù Cristo. Che giungano abbondanti le benedizioni su questa donna sofferente per la causa di Cristo e che il Signore la colmi abbondantemente della Sua Pace e della Sua Gioia!

CELENTANO - FERRARA 2-1 (MA LA PARTITA E' ANCORA APERTA)

Forse è proprio nella trasmissione di Celentano: “125 milioni di cazzate”, trasmissione di qualche anno fa, che ho visto Celentano e Giuliano Ferrara a confronto (Celentano e Ferrara sono i personaggi di cui parlo nei due post precedenti).
Ferrara era ospite di Celentano e i due si sono messi a discutere degli OGM - Organismi Geneticamente Modificati. Ferrara si dichiarava a favore degli OGM, sostenendo il suo parere con l'idea della libertà: l'uomo ha questa capacità, o questo dono, di agire liberamente sul mondo in cui vive, dono che ha già grandemente usato, dunque perché non dovrebbe essere libero di intervenire sulla natura e sperimentare? Perché soffocare, reprimere in qualche modo la grande intelligenza dell'uomo? Forse il fatto di non poter intervenire sui geni della natura sembrava a lui un tabù dettato da una falsa concezione religiosa dogmatica più che da altro.... (a proposito, mi accorgo di non conoscere nemmeno il parere della Chiesa su questo argomento). Celentano ricordo che diceva che se lui voleva una banana, non voleva poi mangiare un mandarino credendo di mangiare una banana....A me sembra che la questione rientri in questi termini: l'idea della libertà è intoccabile. Però è opportuno che noi mettiamo dei freni alla stessa libertà dell'uomo. Altrimenti potremmo anche lasciare le chiavi della nostra automobile a un bambino di 3 anni dicendo: tutti siamo liberi, allora lasciamo pure che un bambino di 3 anni sperimenti l'ebbrezza di guidare l'automobile, con conseguenze disastrose facilmente prevedibili! Allora, pensiamoci bene, prima di dare carta bianca a questi ingegneri genetici! Perché dovrebbero potere sperimentare (e vendere i loro prodotti) su qualcosa che funziona così egregiamente bene da migliaia di anni? Siamo poi così sicuri che la natura sia il frutto di un caso (che culo!) e che non sia la creazione di Dio? Siamo forse messi così alle strette da non potere fare a meno di manipolare i geni della natura? Pensiamoci bene! Io è da anni, anzi da lustri, che non mangio più un mandarino che abbia il sapore di un mandarino! Che sarà, non lo so, se OGM o qualche altra diavoleria. Qualche volta purtroppo mangio arance (che schifo!) che non hanno il sapore di arance! La stessa cosa si può dire per la clonazione. Perché la Chiesa vuole impedire la clonazione umana? E' forse un attentato alla libertà dell'uomo? Non è forse un monito all'uomo, che rientri nella carreggiata, senza volere tentare strade che non si sa dove potrebbero portare, che potrebbero fare perdere l'uomo? E' la stessa ragione per cui la Chiesa vuole impedire la stregoneria, l'occultismo. Dio ha dato una strada facile, percorribile all'uomo, che è quella dei comandamenti divini. Una strada luminosa, sebbene non sia proprio del tutto facile! La Chiesa vuole impedire che l'uomo raggiunga le cose occulte con i suoi mezzi, perché non si sa dove potrebbero portare! Non so se da allora ad adesso Giuliano Ferrara abbia cambiato opinione sugli OGM. Ora Giuliano Ferrara si batte contro l'aborto e (cosa da sottolineare con evidenza) non intende criminalizzare nessuno, non è un giustizialista! Invece è già da un pezzo che sappiamo che Adriano Celentano è contro l'aborto. Sappiamo che lui è cristiano cattolico. Sono già più di 20 anni che io sono a conoscenza di una sua canzone che fa: “Li uccidono da quando sono già in pancia.... che casino che è scoppiato quaggiù!....
Li uccidono da quando sono già in pancia.... che casino che è scoppiato quaggiù!....”

sabato 15 marzo 2008

125 MILIONI DI CAZZATE

Possiedo una registrazione dell'ultima trasmissione che Adriano Celentano ha fatto in Novembre: “La situazione di mia sorella non è buona”. Trovo che Celentano ha uno stile sobrio che riesce a trasmettere nelle sue trasmissioni. La scenografia infatti è sobria, però essa è solo lo specchio di una sobrietà che Celentano possiede dentro sé. Infatti non è sufficiente una parvenza esteriore di sobrietà se non si è autenticamente sobri ed essere sobri significa essere autenticamente umili, semplici, sinceri, schietti.
Io non voglio idolatrare Adriano Celentano. Tempo fa ha fatto una trasmissione intitolata: “125 milioni di cazzate”, dicendo che erano quelle da cui lui si sentiva sommerso ed io sono convinto che qualche cazzata, ogni tanto, la dica anche lui e chi è che non la dice qualche cazzata ogni tanto? Celentano si è messo a fare queste trasmissioni, ogni tanto, che si distaccano un po' dallo stile solito delle trasmissioni tutte lustrini e paillette. Poi lui condisce le sue trasmissioni con le sue prediche, che forse a molti possono sembrare dei discorsi da sempliciotto esaltato, invece costituiscono soltanto quelle semplici cose se vogliamo, ma profonde, che un credente in Gesù Cristo come lui deve dire, non può esimersi, perché lo sente come suo dovere. E se non le dice lui, che ha l'occasione di parlare a milioni di persone che lo guardano, chi le dice? Bravo Adriano Celentano! Io trovo che lui sta lanciando un nuovo modo di fare televisione che si distacca dal solito modo di fare TV. Forse un giorno lo si comprenderà appieno! In questa trasmissione: “La situazione di mia sorella non è buona” Celentano parla dell'energia nucleare. Dice che Casini e D'Alema stanno aprendo verso l'energia nucleare, mentre Berlusconi ne è già un sostenitore convinto. Non si preoccupa della sicurezza delle centrali nucleari, anche se ipotizza un possibile terremoto che potrebbe mettere a rischio la loro solidità. Ma si preoccupa delle scorie nucleari, le quali mantengono la loro pericolosità per 25.000 anni! Dice che in cambio di una vita più illuminata all'esterno, avremo una vita più buia all'interno, oscurata dal buio del cancro! E si preoccupa delle falde acquifere, come essere sicuri che rimangano incontaminate? Nemmeno a me sembra che sia il caso di convivere con tutte queste scorie radioattive e nemmeno sembra che sia il caso di consegnare ai posteri un mondo pieno di scorie radioattive per decine di migliaia di anni. Chi può garantire che rimangano innocue per decine di migliaia di anni? “Ma i politici hanno fretta........” è il commento di Celentano........

IN TUTTE LE PARENTELE C'E' QUALCHE PARENTE SCEMO

Chi andrò a votare a queste elezioni di Aprile? Non voterò coloro che mi sembra che siano falsi. Coloro che nella loro campagna elettorale sembra che abbiano come unico scopo quello di fare credere alla povera gente che loro sono i meglio, che loro e solo loro hanno la soluzione. Non voterò nemmeno per quelli che non sono falsi ma sono statici, anche se sostengono di non esserlo, coloro che propongono un cambiamento ma sostanzialmente non possiedono alcuna nuova soluzione. Non voterò per i superbi, per coloro che si avvalgono solo della loro intelligenza, e credono che essa sola sia sufficiente per apportare del bene e dei cambiamenti positivi al paese. Coloro che nella loro superba intelligenza hanno escluso Dio dalla vita politica del nostro paese. Non mi farò convincere solo dalle parole, dai giri di parole, dai sofismi, dai sottili ragionamenti. Non abbiamo bisogno di ragionamenti, di vuoti giochi di parole, non abbiamo bisogno di sottili ragionatori! Abbiamo bisogno di qualcuno che abbia un cuore, non di qualcuno che sappia disporre bene le parole come un incantatore di allodole! Abbiamo bisogno di qualcuno che abbia un'anima! Abbiamo bisogno di qualcuno fedele, sincero, amante del popolo e della vita, disponibile, cordiale, aperto, umile. Aggiungerei “devoto” ma so che sarebbe troppo! Ma fosse solo umile, e sinceramente umile, sarebbe sufficiente! Allora costui farebbe bene in politica, indipendentemente dai suoi discorsi politici, al momento giusto saprebbe trovare la giusta soluzione! Io non mi sono occupato di politica e non conosco sufficientemente Giuliano Ferrara! Ma so che si vuole occupare degli embrioni. Chissà perché, mi sembra che gli embrioni siano qualcosa che ci riguardano da molto vicino, qualcosa di estremamente vitale, ma non so perché! Forse c'è qualcuno, qualche sottile ragionatore, che me lo saprebbe spiegare? Nelle Scritture (1 Re 3, 16-28) c'è raccontato un episodio, noto con il nome di: “Il giudizio di Salomone” che mi sembra che ricalchi molto bene questa vicenda politica italiana di oggi e che ha come protagonista Giuliano Ferrara. In questo episodio si racconta di due donne, che reclamano entrambe la maternità di un unico bambino e quindi si rivolgono al Re Salomone che giudichi a chi spetta il figlio, cioè che stabilisca chi è la vera madre. Il Re Salomone allora ordina di dividere in due con una spada il bambino, così che ognuna delle due donne abbia la sua metà. Al che la vera madre piuttosto che vedere suo figlio morto preferisce darlo per intero all'altra donna, mentre la falsa madre accetta di vedere il bambino diviso a metà dalla spada. Allora il Re Salomone può stabilire così che la vera madre è colei che non vuole vedere il bambino morto! Allora, chi sono quei politici a cui veramente stanno a cuore i nostri figli, coloro che accettano che siano ammazzati come un fatto dovuto e ineluttabile o coloro che ne tutelano la vita fin dal primo istante del concepimento? Rispondetemi voi! Ripeto che io non conosco sufficientemente Giuliano Ferrara. Qualcuno mi dice che era di sinistra e poi è passato a destra e sarebbe “imparentato” con la destra. Ma io lo voterò lo stesso. E del resto, in tutte le parentele c'è qualche parente scemo e qualche parente intelligente, a destra, a sinistra e perfino al centro!

IO NON MI OCCUPO DI POLITICA

Io non mi occupo di politica, senonché ultimamente le tematiche politiche mi toccano un po' più da vicino. Ovviamente trovo che sia giusto occuparsi, interessarsi di argomenti che riguardano tutto il vivere collettivo ed è per questo che non sono del tutto estraneo agli accadimenti della politica. Poi ognuno dà il contributo che può al buon vivere collettivo e certamente non esiste nessuno che sia in grado di abbracciare con il suo sguardo intellettivo o con il suo impegno nella società tutta la complessità degli eventi che accadono intorno a noi o nei cinque continenti tutti. Ed è per questo che l'umile panettiere o fioraio o l'umile massaia o il povero contadino ignorante o un pluridecorato presidente del consiglio o l'ambasciatore dell'Unicef hanno virtualmente lo stesso peso in tutti gli accadimenti del mondo e nel buon vivere collettivo, perché è sufficiente che ognuno svolga bene, umilmente e coscienziosamente la sua parte. Così come hanno la loro parte, certamente notevole, anzi senza misura, coloro che per amore a Dio che li chiama a una vita consacrata a Lui, si segregano dal mondo andando a vivere in un monastero o con altre forme di segregazione sociale ma volontariamente scelta per amore. Ecco, io mi ritrovo in questi ultimi, per esempio. Nessuno può misurare i benefici effetti che si ottengono per tutta la comunità degli uomini da questo intrattenimento e colloquio d'amore tra un'anima segregata per amore a Dio e Dio. E certo la segregazione non è mai totale.
Mi pare però che sia appena il caso di ricordare alcuni che credo siano dei princìpi cardine che debbano sorreggere tutta l'attività politica. Un principio credo che sia quello che tutte le parti politiche debbano essere pronte a passare sopra, a sorvolare, su alcuni punti che non li vedono d'accordo con le altre parti politiche. Con questo non voglio dire che debbano passare sopra a tutto, perché ci sono dei punti su cui non si può sorvolare come se niente fosse. Il tutto perché si deve assolutamente ricercare l'unità, l'accordo, l'armonia, la collaborazione amichevole, cordiale, onesta, sentita, sincera tra tutte le parti politiche. Ritengo quindi che sia del tutto inutile l'impuntarsi ostinatamente da parte delle parti politiche su alcuni punti quando poi si perde di vista l'essenziale. E poi la cosa più essenziale di tutte è l'armonia, l'unità, la concordia tra tutte le parti politiche. Ancora credo che il distintivo di chi si occupa oggi attivamente di politica debba essere l'amore! L'amore, ovvero il sincero interesse per il bene comune, dei singoli cittadini del proprio paese e di tutti gli altri paesi nei cinque continenti! Oramai è finita da un pezzo l'era dei grandi conquistatori come Alessandro Magno, Giulio Cesare, Napoleone Bonaparte, che vivevano la loro alta carica politica come un dominio sulle popolazioni, popolazioni da conquistare o già conquistate. Penso che siamo giunti a un momento storico in cui debba essere chiaro a tutti che il valore autentico non sta nelle terre o nei popoli da conquistare o nei sudditi da sottomettere, ma sta nel valore spirituale delle popolazioni, nella loro cultura. Invece i governanti dei paesi del mondo ancora oggi si occupano di territori e non dello spirito di chi abita questi territori.

venerdì 14 marzo 2008

SIA FATTA LA TUA VOLONTA'

Sia fatta la Tua volontà, non la mia. Sia fatta la Tua volontà! E' un grido fiducioso di chi sa che a Dio deve tutto, la vita e la morte, la salute e la malattia, la sua gioia e felicità, così come i lutti e la tristezza. A me interessa la felicità eterna e Tu, o Dio, sei la mia felicità eterna. Che mi importa di soffrire quel che devo soffrire, quel che è giusto che io soffra su questa terra. Se in cambio dovessi rinunciare anche a un solo atomo di felicità eterna con Te, o Dio, io preferirei soffrire tutto ciò che io devo soffrire, tutto ciò che Tu vuoi che io soffra, piuttosto di rinunciarvici. Questo è ciò che io credo. Io attualizzo sempre ciò in cui credo, non rimane mai staccato dalla mia vita concreta, reale. Se Tu dici, nel Verbo del Tuo Cristo, nel Santo Evangelo, che bisogna fare così e poi così, allora io faccio così e poi così, cerco di fare così e poi così. Non esiste falsità da parte mia, non esiste doppiezza. Tu sai, o Dio, la verità di ciò che io sto dicendo, da Te mosso a raccontare questa verità. Ma Tu, o Dio, a volte ti nascondi, perchè noi così possiamo avere la pena di cercarti e così verificare in effetti qual è quell'amore che ci muove. Se è un amore interessato o gratuito. E' così che noi siamo condotti ad amarTi senza nemmeno sapere Chi o Cosa stiamo amando, perché siamo accecati dalle tenebre e non vediamo più niente. Tu, o Dio, permetti che calino queste tenebre e così il nostro amore verso Te e verso il prossimo nostro si eleva, si purifica, diventa limpido e trasparente, a nostra stessa insaputa.

NON ABBIATE PAURA

Non abbiate paura. Sono tra le prime parole del pontificato di Giovanni Paolo II. Non abbiate paura di permettere a Cristo di parlare all'uomo. Egli infatti conosce i cuori degli uomini, tutti i cuori. Egli è apportatore di salute, salute spirituale e salute fisica. Dunque non abbiate paura di aprire a Lui il vostro cuore. Non esistono medici umani che siano in grado di ristabilire un grado di salute generale. Il Cristo è l'unico vero medico, che è in grado di ristabilire uno stato di salute generale, spirituale, psichico e fisico. Egli desidera guarirci nella totalità del nostro essere. Egli non guarda questa o quella malattia, Egli guarda, conosce e si prende cura della totalità della nostra persona, che è dotata di uno spirito oltre che di un corpo. Perché preoccuparsi solo della salute fisica e trascurare la salute spirituale, dato che è quest'ultima quella che veramente conta? Quella che ci rende felici già su questa terra e che ci fa guadagnare la vita eterna? Cristo desidera vederci felici. Egli è il primo che desidera vederci felici, quindi rivolgiamoci sicuramente a Lui per ogni nostro male, per ogni nostra difficoltà ma soprattutto ascoltiamo quali sono i rimedi che Lui indica per i nostri mali, quali che essi siano, mali fisici, psichici o spirituali.

giovedì 13 marzo 2008

NUOVO PALINSESTO SU RAIUNO?

Che profondità, che ricchezza che c'è nelle lettere di San Paolo! Quanta sapienza che c'è nelle Sacre Scritture, nell'Antico Testamento e a maggior ragione nel Nuovo Testamento, i quali libri vanno dai quattro Vangeli, seguiti dagli Atti degli apostoli, dalle 14 lettere di San Paolo, dalle 7 lettere di Giacomo, Pietro, Giovanni e Giuda, per concludersi con quello splendido inarrivabile libro che è l'Apocalisse di San Giovanni Apostolo, il discepolo prediletto del Signore Gesù Cristo. Quanta ricchezza di sapienza e di contenuti solo nel Nuovo Testamento! Quanto ci sarebbe da imparare, se solo gli uomini del nostro tempo ateo volessero approfondire questi libri sacri!
Purtroppo sul primo canale della Rai si dedicano quattro serate alla settimana ad una trasmissione: “Porta a porta” che è buona soltanto a mettere le persone le une contro le altre, in una diatriba sterile e velenosa. Queste quattro serate potrebbero essere spese meglio dedicandole ad una trasmissione che approfondisse le Scritture del Nuovo Testamento, con enorme vantaggio per tutti gli utenti Rai, che tra l'altro pagano anche il canone televisivo e avrebbero il diritto di godere di trasmissioni molto più edificanti. Io non voglio inveire contro il conduttore della trasmissione: Bruno Vespa. Tra l'altro, visto che lui non è inviso ad argomenti religiosi, potrebbe essere lui stesso a condurre quattro serate alla settimana, dedicate all'approfondimento delle Sacre Scritture del Nuovo Testamento, con ospiti scelti appositamente, ma non da mettere l'uno contro l'altro, ma che ognuno dia il suo contributo importante e che illumini tutti quanti noi spettatori sui significati infinitamente ricchi delle Sacre Scritture.

IL BALBETTIO DI UN BAMBINO

Nella lettera di San Paolo ai Romani (capitolo 8) sta scritto: “Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: “Abbà, Padre!”. Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria”. Un poco più avanti dice: “Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.” Non siamo da soli a domandare a Dio, “ perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare”, ma è lo Spirito Santo stesso, dice San Paolo, che intercede per noi, con gemiti inesprimibili, dice! E' come se fosse il balbettìo di un bambino!

PADRE NOSTRO

E' lo stesso Gesù Cristo che ci ha insegnato a chiamare Dio: “Papà, Padre”! Egli chiamava Dio: “Padre Mio e Padre vostro” e poi ci ha regalato quella meravigliosa quanto semplice preghiera del Padre nostro.

Padre nostro che sei nei cieli
Sia santificato il Tuo Nome
Venga il Tuo Regno
Sia fatta la Tua volontà come in Cielo così in terra
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori
Non ci indurre in tentazione
Liberaci dal male.

Subito si rivolge a Dio chiamandolo: “Padre” e Padre Celeste, non un Padre qualunque. Poi ci sono 3 petizioni che riguardano gli interessi di Dio. Sia santificato il Tuo Nome, cioè che tutti ti riconoscano come Padre Altissimo Santissimo e amabile. Che venga il Tuo Regno e che venga già a cominciare da ora, dalla terra, perciò “sia fatta la Tua volontà come in Cielo così in terra”. Poi ci sono le 4 petizioni che riguardano direttamente noi uomini. Innanzitutto le nostre necessità quotidiane, giorno per giorno: “dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Poi chiede a Dio di perdonarci (“rimetti a noi i nostri debiti”) perché sa che se i nostri cuori non si sentono perdonati non riescono a essere felici. Senza ipocrisie. Come noi chiediamo a Dio Padre di perdonarci, così noi dobbiamo essere pronti a perdonare ai nostri debitori. “Non ci indurre in tentazione” è stato precisato linguisticamente meglio dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) con “non ci abbandonare alla tentazione”. Anche questo dobbiamo chiedere a Dio, di non abbandonarci alla tentazione, se davvero temiamo la tentazione. Infine chiediamo a Dio di liberarci dal male.

RICCHI FIGLI DI PAPA'

Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Detto in altre parole, S.Giovanni della Croce diceva: per arrivare al possesso del tutto devi non voler possedere nulla e una volta che sei giunto a possedere tutto in questo modo devi continuare a possederlo come se non possedessi nulla. L'uomo che giunge a questo stato davvero può considerarsi ricco, perché possiede l'unico tesoro che nessuno potrà togliergli: Dio. Dunque permettiamo pure che sia Dio a provvedere ciò di cui abbisogniamo. Avendo un tale Padre Celeste, sicuramente non potrà mancarci nulla. Saremo dei poveri ricchi, davvero ricchi! Così come è vero che ci sono dei ricchi poveri, perché sono anch'essi dei poveri in spirito, e quindi sono dei ricchi dell'unica ricchezza che davvero conta: Dio! Ci mancherà una volta una cosa, una volta l'altra, però possiamo essere sicuri che non ci mancherà mai il necessario! Dobbiamo giungere a gustare questa bellezza di essere serviti da Dio, di lasciare che Dio provveda ai nostri bisogni, in un rapporto d'amore tra Padre e figlio! Il figlio si abbandona fiducioso al Padre e il Padre ricambia questa fiducia con tutte le dovizie e le benedizioni di cui Egli è capace! Non è un capriccio divino se ci vengono a mancare delle cose, materiali o persino spirituali. Ogni cosa avviene o perché la vuole Dio o perché la permette Dio, perché Lui sa trarre il meglio per noi anche dal negativo e dal male! Con queste disposizioni dell'animo veramente tutti possiamo incominciare a vivere una vita da ricchi figli di Papà, sicuri che Lui ci darà sempre il necessario, possiamo godere in anticipo della certezza e della appropriata giustezza dei Suoi aiuti divini!

DIO DESIDERA VEDERCI FELICI

“Chi non prende ogni giorno la sua croce e Mi segue non può essere Mio discepolo” ha detto il Cristo. E Padre Pio (San Pio): “La vita è un calvario e conviene salirlo allegramente”. E ancora il Cristo: “Il Mio giogo è soave e il Mio carico è leggero”. E anche: “Non c'è nessuno che abbia lasciato padre, madre, moglie, figli, case,.... per Me che non riceva il centuplo su questa terra, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel secolo futuro”. Vediamo che insieme al consiglio di prendere la croce, di assumere la nostra parte di male per il bene di tutti, per il regno dei cieli già a cominciare dalla terra, c'è l'incoraggiamento perché “il giogo è soave e il carico è leggero” e “riceve il centuplo su questa terra e la vita eterna nel secolo futuro”. Cristo ci incoraggia a investire un poco della nostra felicità terrena in cambio di una quantità smisurata di felicità e gloria eterna! E ancora San Paolo dice che la gloria futura che ci attende è incomparabilmente più grande delle sofferenze sopportate su questa terra per amore di Cristo. Occorre ricordare ancora, sempre dalle lettere di San Paolo, che “Dio è fedele e non permetterà che la tentazione superi le nostre forze e insieme alla tentazione Dio dà la forza per respingerla”. Il Cristo in Valtorta dice che Dio può ottenere tutte le grazie che vuole per noi, ma quando c'è un'anima che prega e quindi si sacrifica per amore, Dio concede con più gioia. Allo stesso modo dice che Dio avrebbe potuto ottenere la Redenzione dell'uomo con il solo Suo volere, senza il sacrificio del Figlio. Ma noi non siamo portati a comprendere le vie di Dio. E dove sarebbero andati a finire allora l'amore e l'ubbidienza dovuti a Dio? Stiamo dunque pure certi che i nostri sacrifici fatti con amore, fatti con il cuore del nostro cuore, raggiungono il cuore di Dio e ottengono le grazie di cui gli uomini e il mondo hanno bisogno, perché è Dio stesso il primo che desidera ottenere le grazie per noi tutti, perché Lui desidera vederci felici. Sì, è così!

mercoledì 12 marzo 2008

IO SONO UNA MERDA

Io sono una merda. Dal principio del mattino fino alla sera lo sono. Io agisco sempre cercando il bene comune, anche sacrificandomi, eppure la mia reputazione di merda non cambia, rimane tale e quale, ora dopo ora, giorno dopo giorno, anno dopo anno.
La gente intorno a me non ha bisogno di chiedere, di approfondire, di fare silenzio, ma la gente intorno a me sa! La gente intorno a me sa già tutto, è già un abisso di sapienza! La gente intorno a me non rinuncia mai a fare valere il proprio giudizio dato con malanimo! La gente intorno a me pur di non cedere nel proprio orgoglio formula giudizi avventati e spietati, senza nessun ripensamento! La gente intorno a me non teme di errare nel suo giudizio e giudica affrettatamente, perché se indugiasse sarebbe costretta forse a ricredersi........
E bene ricordare le parole pronunciate da Cristo: “Non giudicare, perché con la misura con la quale giudichi sarai giudicato” e “Non condannare per non essere condannato”. “Perdonate e sarete perdonati, perché se voi non perdonerete agli uomini i loro falli nemmeno il Padre Celeste perdonerà a voi i vostri!”.
“Ciò che volete che gli uomini facciano a voi, fatelo anche voi a loro!”. In “Ciò che volete....” sono compresi anche i giudizi fatti nel silenzio della nostra anima, non riguarda solo le azioni e le parole! Dai nostri buoni pensieri nascono infatti tutte le nostre buone azioni, dai nostri cattivi pensieri nascono tutte le nostre cattive azioni!

lunedì 10 marzo 2008

ALTISSIMA, PURISSIMA, COSTOSISSIMA

Non è giusto assegnare ad ogni cosa un valore univoco in denaro. E sì, perché un albero non è un auto, un terreno non è una casa, un mobile non è una bicicletta. Ogni cosa può valere nulla o può avere un valore inestimabile, senza prezzo. Certe cose non si possono comprare con nulla. Certe cose non hanno prezzo. Come un organo dell'organismo umano. Come un intervento chirurgico tempestivo. Come una pioggia fuori stagione. Come l'ossigeno che producono le piante. La cosa che vale di più, dopo l'aria, la luce del sole, è l'acqua. Nessuno può fare a meno dell'acqua e perciò è la cosa più preziosa che c'è. E' altrettanto vero che nessuno può esigere del denaro in cambio di acqua. Nessuno dovrebbe fare pagare l'acqua. Nessuno! Perché nessuno è capace di produrre una sola molecola d'acqua, né di farla evaporare e purificare nell'alta atmosfera e poi di farla cadere a terra a irrigare il suolo e poi riempire le sorgenti. Questo lo fa il Padre Eterno. Ma tant'è! L'acqua ce la fanno pagare! La stessa cosa si potrebbe dire per il cibo, ovviamente. Infatti ci sono dei diritti che devono essere garantiti a tutti in qualità di figli del Padre Celeste, diritti come il cibo, l'acqua potabile, un'abitazione, un impiego, ecc....

CONTRACT'S TOO TIGHT TO MENTION

Ma come potrebbe funzionare un sistema che faccia a meno dell'uso del denaro? Io ipotizzo soluzioni possibili, non ho la sicurezza che in questo modo funzioni, ma ipotizzo e ipotizzare non è un reato. Intanto le rivoluzioni non si fanno dall'oggi al domani. La rivoluzione nasce nella coscienza di tutti gli uomini. La coscienza collettiva matura, cresce, si evolve, fino ad assumere atteggiamenti di vita più consoni, più confacentisi. La nostra società attuale si appoggia in grande parte su contratti, stipulati tra due parti. Si potrebbe fare uso di contratti anche al posto del denaro. Il lavoratore riceve un pezzo di carta che attesta che lui ha lavorato e perciò ha diritto ad aggiudicarsi un certo quantitativo di merce. Si dirà che sostanzialmente è lo stesso che usare il denaro e che anzi il denaro ha il pregio di essere più comodo e maneggevole. Ma in barba alla comodità (presunta) qui si intende creare un sistema societario più flessibile, che tenga conto che i suoi partecipanti sono uomini, sono persone che interagiscono a tu per tu con delle forme condivise da entrambi, condivise da tutte le parti sociali, e queste forme sono contratti che se non sono così maneggevoli come il denaro però hanno il pregio di interlacciare ogni volta le parti in causa, ogni volta in forma diversa e consona alla situazione attuale. Alla fine questi contratti si ridurrebbero anch'essi a dei pezzi di carta con sopra stampata una cifra, per comodità, ma essi non avrebbero più il carattere assoluto che oggi ha il denaro, ma avrebbero un carattere relativo, contingente alla situazione attuale. Per iniziare, unitamente al normale uso del denaro, lo stato potrebbe permettere, a quei cittadini e a quelle aziende e attività commerciali che volessero avvalersene, di fare uso di questi contratti sopra menzionati (Contract's too tight to mention). Potrebbe essere una fase sperimentale che potrebbe funzionare bene e ricevere piano piano il consenso del resto della società più restìa al cambiamento. Lo scopo di tutto ciò sarebbe, appunto, quello di avvicinare di più le persone tra di loro, le parti sociali tra di loro e di non demandare più il funzionamento di ogni cosa all'uso del freddo impersonale calcolato denaro.

MONEY'S TOO TIGHT TO MENTION

Money's too tight to mention. E' il titolo di una splendida canzone dei Simply Red del 1985. Il mio inglese è molto approssimativo, ma credo che voglia dire: “Soldi, troppi a parlarne” (errato: vedi sotto). Il Cristo negli scritti di Maria Valtorta dice che il denaro non era nei progetti di Dio, ma è stato inventato dagli uomini su suggerimento di Satana. Possiamo già immaginare i commenti su questa verità rivelata da Dio alla Valtorta: “Ma come si farebbe senza denaro?”. “Allora nel mondo ci sarebbe l'anarchia!”. Certo, il mondo deve essere preparato a vivere senza l'uso del denaro, non glielo si può togliere dall'oggi al domani e difatti il Cristo dice: “il denaro è stato inventato....”, “é stato....” in un certo momento imprecisato della storia. Il Cristo parla al passato, perché sa che non potrebbe dire al presente: “Da domani fate a meno dell'uso del denaro!”. Ma ciò che può dire e che dice al presente lo sappiamo! Lo sappiamo!?!? Un punto esclamativo e un punto interrogativo, un punto esclamativo e un punto interrogativo....ma sì, fai vedere che abbondiamo!
Il denaro in sé e per sé effettivamente è un idolo, è un sostituto di Dio. E' una potenza (fittizia ma potenza) che pretende di sostituirsi a Dio, perché il denaro è un sistema rigorosamente matematico (mal funzionante ovviamente) che consente la ripartizione delle ricchezze della terra. Ora, i concetti di proprietà privata e di guadagno meritato hanno sicuramente una loro ragione di essere. Da qui a consentire che un sistema basato sul denaro prenda il monopolio di tutto ciò che è proprietà privata mi sembra che ci sia una bella differenza. Bisogna riflettere su queste cose! Il Padre eterno ci direbbe: “Money's too tight too mention”: “Soldi, troppi a parlarne” intendendo con ciò dire: “Non ne voglio neanche sentire parlare!”.

errata corrige: naturalmente la mia traduzione è sbagliata, perché "money's toot tight" vorrebbe dire che il denaro è scarso!

lunedì 3 marzo 2008

ASSUMERE RUOLI PRESTIGIOSI (2)

E adesso sentiamo le parole del Maestro divino (dal Vangelo di Luca, capitolo 14): “Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando dài un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti”. E su queste divine parole del divino Maestro non c'è nulla assolutamente da aggiungere. E ancora il divino Maestro racconta (Matteo, capitolo 20) che il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che esce all'alba per prendere lavoratori a giornata per la sua vigna. E pattuisce con loro la paga di un denaro. Poi esce nelle ore seguenti fino alle cinque del pomeriggio ogni volta prendendo altri lavoratori per la sua vigna dicendo: “Quello che è giusto ve lo darò”. Al momento di retribuire gli operai il padrone inizia dagli ultimi che ha reclutato, da quelli che hanno lavorato soltanto per un'ora e dà loro un denaro. Quando viene il momento di retribuire quelli che hanno lavorato fino dall'inizio del giorno, il padrone dà anche a loro un denaro. Essi mormorano dicendo che loro hanno lavorato di più, ma il padrone dice: “Amico, io non ti faccio torto. Non abbiamo pattuito insieme la paga di un denaro? Non posso io dare a quest'ultimo quanto a te? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. E aggiunge il Maestro divino: “Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi”. Ecco, io metterei alla base di tutta la politica del lavoro, alla base dello statuto dei lavoratori, questa parabola di Gesù. A ognuno spetta una giusta retribuzione e nessuno dovrebbe recriminare di avere lavorato fino dall'inizio o di più degli altri. Perché dobbiamo sempre avvilirci e confrontarci con gli altri? Non sarebbe meglio pattuire fin dall'inizio un trattamento giusto e onorevole per ognuno? Senza poi alimentare invidie e malanimi nei confronti di chi crediamo che abbia lavorato meno pesantemente di noi? In fondo il padrone del mondo resta sempre il Signore Iddio dei cieli, anche se gli operai e i padroni sono gli esecutori materiali del lavoro. Crediamo pure che se noi siamo giusti, anche il Signore non lo sarà da meno e lascerà che ognuno abbia una giusta e abbondante ricompensa, senza invidie, senza livori, astii e acredini verso chicche e sia.

ASSUMERE RUOLI PRESTIGIOSI

Ho seguito anche io per buona parte il festivalone di Sanremo. E' sempre bello quando c'è musica e spettacolo. Non starò qui a dire i meriti e i demeriti di questa manifestazione perché è una cosa che fanno già tutti. Mi voglio soffermare su un sentimento che è sorto in me dopo giorni di festival. Ho visto che questi grandi personaggi della nostra scena televisiva non sono stati avari di lodi e complimenti verso i propri importanti colleghi di palcoscenico. Facevano a gara per lodarsi e congratularsi a vicenda. A un certo punto si aveva come la sensazione che in quell'ambiente tutte le porte sono aperte per te. Quando Pippo Baudo ha detto a Bianca Guaccero che in America già la volevano per recitare, ad esempio. Non è possibile, però, pensi anche, che il mondo sia diviso in due categorie: i vip, quelli destinati ad avere ruoli di prestigio e fiumi di denaro e i comuni mortali, che devono arrabattarsi per la normale quotidiana sopravvivenza. Pensi, giustamente, che tutti siamo uguali, e che in questi vip non ci sia nulla di straordinario, se non qualche particolare dote, che peraltro si può trovare abbondantemente anche in chi non è un vip. Si dirà: è la fortuna! Quando entri in quell'ambiente è normale che tutti ti vogliano per rivestire ruoli importanti, per recitare, cantare, ballare, presentare........perché è il denaro che muove tutto. Io invece direi anche che è una questione di cultura. Tutti noi siamo cresciuti nella cultura dell'arrivismo, del protagonismo, dei soldi che fanno girare tutto. Ma perché noi comuni mortali lasciamo che una piccola fetta della popolazione mondiale, che è costituita dalla gente potente e famosa, si spartisca essa sola tutti i soldi e tutti i ruoli di prestigio? Perché siamo convinti assolutamente che i soldi siano l'unica cosa che fa girare in assoluto il mondo. Perché nel nostro vivere quotidiano non facciamo una replica di quello che si vede in queste manifestazioni come Sanremo? Perché, per esempio, quando ci incontriamo, non ci diciamo: vieni da zio Tore, che ti voglio dare una parte importante nel sorvegliare il mio orto? Vieni da zia Carmela, che voglio fare risplendere il tuo bel viso in mezzo alla mia bella famiglia? Vieni da me, che ti voglio fare lavorare insieme a me. Bravo e bello come sei, qualcosa saprai fare, no? I vip possono fare così perchè si fidano del denaro che tiene su il loro mondo. Ma noi dobbiamo fare così, siamo tenuti a fare così, non affidandoci ai soldi, ma affidandoci a qualcosa di molto più bello e prezioso e solido, affidandoci al nostro amore e all'amore di Dio, che sempre ci sosterrà, se le nostre intenzioni saranno buone e sincere.

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