domenica 16 novembre 2008

VA' A LAVORARE!

Intelligenza e volontà vanno usate entrambe! Se usassimo solo la volontà ci ridurremmo a fare tante cose, ma che alla fine non servono a nessuno, anche se esteriormente saremmo visti come delle persone “attive”! Dobbiamo anche trovare il tempo per fermarci e pensare a “che cosa” dobbiamo veramente fare! Ecco che qui entra in gioco l'intelligenza! La quale, a sua volta, se non è sostenuta dalla volontà, rimane sterile! Ecco perché, di per sé, la legge anti-fannulloni non serve a nulla! Perché si richiama alla sola volontà, staccata dall'intelligenza!
Una legge qualsiasi, o un codice di leggi, parlando più in generale, viene rispettato da un popolo, più o meno bene, se questo popolo è già preparato per questo codice, se la vita del popolo già rispecchia in qualche modo il codice che si intende fare rispettare! Così è inutile cercare di fare rispettare un codice troppo lontano dalla vita stessa che il popolo conduce, così come è inutile aggiungere ogni volta tante diverse leggi, che poi non saranno rispettate, perché si deve fare assumere ad un popolo un comportamento nuovo alla volta, non tanti comportamenti tutti assieme!
Così come è impossibile ottenere, dall'oggi al domani, la legalità là dove oggi c'è la mafia! E poi la nostra Costituzione (articolo 1) dice: l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro! Ma se è proprio in quelle zone che il lavoro manca, allora come si fa ad ottenere la legalità se viene meno il primo fondamento della nostra Costituzione? Forse bisognerebbe cambiare questo primo articolo della nostra Costituzione in: l'Italia è una Repubblica fondata sul rispetto e la convivenza civile! E poi però bisognerebbe adeguare tutte le altre leggi in modo che funzioni davvero così!
Immaginiamo una civiltà rurale ideale, come poteva esserci una volta (sappiamo che neanche una volta funzionava bene perché c'erano i grandi proprietari terrieri e c'erano i contadini sfruttati)! Immaginiamo che in questa civiltà, ogni persona, ogni famiglia possieda un proprio pezzo di terra da potere coltivare e nel quale potere allevare degli animali o dove potere svolgere delle altre attività! In una società siffatta è certamente più facile potere immaginare che ognuno viva del suo lavoro! Infatti, per male che vada, ognuno possiede un terreno da potere coltivare e potere vivere, bene o male, di sussistenza, dei frutti della propria coltivazione o allevamento! E la proprietà terriera sarebbe garantita dalla successione di padre in figlio! Questa, sebbene possa sembrare una società rurale, garantisce però un minimo di garanzia a tutti gli abitanti! Garantisce almeno il possesso della terra! E' un concetto antico di lavoro, ma almeno si poggia su qualcosa di ben concreto!
Nella nostra società odierna, invece, si nasce e quando si diventa maggiorenni non si ha nulla! Rinchiuso tra quattro mura in un appartamento, un giovane non possiede un terreno di famiglia su cui potere subito fare lavorare le sue braccia! Può studiare e lavorare in altro modo, d'accordo, ma non tutti possono avere questa possibilità! C'è una cultura diffusa che identifica troppo il disoccupato come uno scansafatiche! Se il disoccupato non trova il lavoro, allora vuol dire che non s'impegna, perché “i posti per lavorare ci sono”! Ecco che allora c'è una realtà, la disoccupazione, che accomuna giovani del sud (dove la disoccupazione è maggiore e dove la mafia ti offre una possibilità, illegale ma concreta, di lavorare) e giovani del nord! Questa purtroppo è una triste realtà e non serve fare i predicatori: “Se non lavori è perché non vuoi lavorare, è perché non ti impegni abbastanza”! E' che la società si è allontanata troppo da quella rurale ideale nella quale ognuno poteva sperare di potere lavorare nel proprio terreno! E' che la società reale non è quella immaginata o auspicata dal nostro ordinamento giuridico! Allora, o si continua a dire ai disoccupati del nord: voi siete tutti fannulloni in malafede e ai disoccupati del sud: voi pure siete tutti fannulloni in malafede e in tanti casi perfino mafiosi e la colpa è solo vostra, o si trova una soluzione a questo stato di cose! Come si diceva prima, una legge si può sperare che venga osservata da tutti i cittadini, quando appartiene alla vita vissuta, al proprio sentire!
Io credo che debba sparire del tutto, nella nostra cultura, questa concezione del disoccupato come fannullone! Come si può generalizzare? La società non è più quella di una volta! Adesso che siamo in crisi economica è pure dimostrato che in questa società, così com'è, qualcosa evidentemente non va! Al sud tanti non hanno la possibilità di trovare lavoro, e al nord, anche se in misura minore, tanti non hanno la possibilità di trovare lavoro, per diversi motivi, ma la sostanza non cambia, è sempre la stessa e non si può dire così facilmente il perché e giudicare! E non è solo la frustrazione di non potere rivolgersi ad un impiego che impiega le energie del disoccupato, ma anche e soprattutto la frustrazione di sentirsi inutile, di sentirsi un peso per la società civile, di sentirsi anche giudicato malamente per questo! E' assolutamente indispensabile che il disoccupato non si senta in colpa per il suo stato, così che venga integrato nella cultura, nella società civile! E' il primo passo! Se tutti i cittadini riconosceranno questo, se riconosceranno nella disoccupazione non necessariamente un demerito, ma semplicemente uno stato di cose, allora potranno anche nascere quelle leggi, quelle forme legali a tutela del disoccupato! Perché, come si diceva, la legge nasce, prima ancora di essere “legge di stato”, nella cultura di un popolo!

giovedì 13 novembre 2008

IL RICCO EPULONE E IL POVERO LAZZARO

Non posso fare a meno di completare con una visione evangelica quanto è stato detto!
Il Cristo racconta (Vangelo di Luca 16, 19-31) la parabola di un ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Lazzaro, dice il Cristo, era un mendicante che stava alla porta di questo ricco, coperto di piaghe e non poteva nemmeno sfamarsi con ciò che cadeva dalla sua mensa! Lazzaro riceveva la pietà dei cani, che venivano persino a leccare le sue piaghe, ma non la pietà di questo uomo ricco. L'epilogo è che Lazzaro muore e viene portato dagli Angeli nel seno del patriarca Abramo (non dice “in paradiso” perché le porte del paradiso si apriranno per i giusti solo alla morte e Risurrezione di Cristo, cioè a Redenzione avvenuta). Anche il ricco muore e il Vangelo dice che è “nell'inferno tra i tormenti”. Così la situazione si è completamente invertita e il ricco, da dove si trova, levando gli occhi, vede di lontano Abramo e Lazzaro e prega Abramo di ristorarlo in qualche modo: “manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura”. Ma le sue preghiere non possono venire ascoltate! Qualcuno dirà che questa è una visione ingenua, infantile se vogliamo. Però ad una profonda analisi questa è una visione evangelica (è raccontata dallo stesso Cristo, la Verità in persona!) che spiega e giustifica certe situazioni terrene altrimenti inspiegabili! Con questa parabola finalmente si capisce chi è il vero povero tra i due! Il vero povero è colui che ha il cuore chiuso, colui che pure avendo tutti i beni terreni, non sa riconoscere il grande favore avuto da Dio e non sa aprirsi a Dio e all'amore, perché non sa avere pietà del mendicante che tutti i giorni sta alla sua porta! Ecco che allora si capisce che la sofferenza del mendicante Lazzaro non è senza scopo! Infatti la sofferenza di Lazzaro è un tentativo, estremo se vogliamo, da parte di Dio di aprire il cuore chiuso del ricco! Tentativo che non raggiunge il suo scopo, perché il ricco rimane con il cuore chiuso, ma non si può dire che Dio non abbia compiuto questo tentativo, usando la sofferenza di Lazzaro, il quale invece viene premiato, e non tanto per la sua povertà terrena ma soprattutto perché ha il cuore già pronto per Dio!
Questo è il giusto modo di vedere il significato dei poveri nel mondo e il divario che c'è tra la gente dei paesi ricchi e quella dei paesi poveri! Attenzione, dunque, perché se non riusciamo a vedere Dio nel povero, non riusciremo a vederlo nemmeno nel mondo futuro! Attenzione a riconoscere quale è la nostra vera chance, che non è quella di arricchirci e fare carriera passando sopra a tutti, ma è quella di amare! E i poveri sono il test più importante che Dio fa con noi, per vedere se davvero siamo capaci di amare! Perché noi stessi siamo poveri e che cosa abbiamo infatti che non lo abbiamo ricevuto da Dio?

mercoledì 12 novembre 2008

MENO MALE CHE ADESSO NON C'E' PIU' HITLER (2)

E' così che ad una forma antica di sopraffazione se ne sostituisce una nuova! Anticamente esistevano gli schiavi. Uno schiavo se la poteva passare bene o male a seconda se il suo padrone era un padrone umano o un oppressore. Certi padroni amavano i loro schiavi come se fossero dei figli! I poveri erano poco o per niente tutelati dalle leggi. Oggi esistono molte leggi che tutelano i poveri, però la legge da sola non basta! Anzi, spesso la legge diventa una copertura, è una finzione che facendo credere che la legge venga rispettata, permette ai nuovi prepotenti di sopraffare i nuovi poveri! Allora i nuovi poveri non si ribellano perché è fatto loro credere di vivere in un paese in cui regna la legalità! La legge e i diritti umani vengono aggirati molto comodamente, così di fatto si vive in condizione di illegalità e di ingiustizia! Finché il rispetto totale del prossimo non entra profondamente in tutti i cittadini sarà sempre così! Accanto alla legge dovremmo anche tenere sempre presenti i diritti umani, i quali sono anche stati scritti nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, approvata dall'Assemblea delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948 (60 anni fa)! Qualora l'applicazione di una legge andasse contro questi diritti umani si dovrebbe trovare il modo corretto di applicarla, tenendo conto dei diritti umani! Bisognerebbe modificare opportunamente o cancellare, a seconda del modificarsi e dell'evolversi della società, quelle leggi che, applicate nel nuovo contesto societario, non garantissero più il rispetto dei diritti umani!

martedì 11 novembre 2008

MENO MALE CHE ADESSO NON C'E' PIU' HITLER

Parafrasando il titolo di una canzone di Edoardo Bennato: “Meno male che adesso non c'è Nerone”. Sì, perché Hitler sosteneva che il forte aveva il diritto di sopravvivere sul debole e non c'era bisogno di altre considerazioni di tipo etico o religioso! La natura allo stato brado, la natura che dà sfogo ai suoi istinti e arriva persino a uccidere il suo simile. L'uomo che arriva a uccidere l'uomo suo simile! Non c'era bisogno di altro per Hitler!
E invece oggi:
-Se cerchi lavoro ti chiedono se hai esperienza di lavoro. E se non ce l'hai ti attacchi! E se nessuno ti fa fare esperienza, come fai? Ti attacchi lo stesso!
-Un mio amico è pittore. Per potere esporre gli chiedono in quali gallerie ha già esposto i suoi lavori. In nessuna galleria! Ma se nessuno lo fa mai esporre come fa a farsi una reputazione? Si attacca anche lui!
-I paesi in via di sviluppo sono indebitati con i paesi ricchi. Devono lavorare solo per potere pagare il debito. Ma come possono svilupparsi se non viene allentata la morsa del debito? Si attacchino anche loro!
-Un bambino viene ucciso prima che venga alla luce e la società civile è d'accordo!
Se potesse parlare urlerebbe per non essere ucciso. Ma per potere essere ascoltato deve almeno nascere per potere emettere un vagito! E allora che si attacchi anche lui!
C'è una differenza tra il Main Kampf di Hitler e queste situazioni?
Se c'è è solo quella che queste ultime sono giustificate in nome di una etica corretta!

lunedì 10 novembre 2008

UNA CENTRALE DI ENERGIA NUCLEARE PULITA SENZA INTERRUZIONE E SENZA GUASTI

Un problema dell'umanità di oggi è quello di trovare delle fonti di energia pulita o forse è solo quello di incentivarne al massimo l'utilizzo e di trovare il modo di aumentare la quantità di energia pulita che già si produce. Fonti di energia tradizionali come il petrolio e il carbone già sappiamo che rilasciano gas inquinanti come CO e CO2 e che vanno ad aumentare l'effetto serra dell'atmosfera, il quale sarebbe la causa dei recenti sconvolgimenti climatici del nostro pianeta. Se è vero che non è stato possibile, per gli scienziati, trovare una prova inconfutabile della relazione diretta tra produzione di CO2 e effetto serra, e questo è stato il pretesto per molti, tra i quali Bush, per infischiarsene del problema, è anche vero che non si può aspettare di trovare questa prova inconfutabile, perché potrebbe essere troppo tardi! E poi, dato che il carbone e il petrolio sono destinati ad esaurirsi in qualche decina di anni, siamo fatalmente destinati a cercare o a incrementare altre fonti di energia, possibilmente pulita! L'energia nucleare non è pulita! Un solo incidente ad una centrale nucleare, come quello accaduto nel 1986 a Cernobyl, rischia di inquinare con particelle radioattive interi paesi e continenti e a parere mio non è saggio correre questo rischio! Inoltre c'è il problema delle scorie! I rifiuti di produzione di energia nucleare, anche se sepolti in sicurezza, rimangono radioattivi per decine di migliaia di anni e non credo che sia saggio nemmeno consegnare ai posteri un pianeta imbottito di rifiuti radioattivi con il rischio di incidenti che potrebbero verificarsi e con il rischio di inquinamento delle falde acquifere! Abbiamo anche il dovere di pensare ai posteri e non è poi così scontato il fatto che riescano a gestire un problema che rischia di accumularsi sempre di più! La prudenza è una virtù e va esercitata, insieme alla preoccupazione per chi abiterà il pianeta dopo di noi! Stando così le cose, non posso non fare una considerazione dettata dal mio misticismo. I politici, quando parlano di questi problemi, non fanno queste considerazioni, o perché non hanno questo tipo di visione o perché sanno che saranno derisi! La considerazione che intendo fare è semplicemente quella che siamo nelle mani di Dio Padre che conosce tutti i nostri bisogni! A volte basta solo riconoscere che siamo ad un punto oltre il quale non possiamo più procedere e dobbiamo solamente attenderci il Suo aiuto, invece di continuare sulla strada sbagliata, come se la soluzione dovesse venire solo da noi! Questo non vuole dire di non cercare soluzioni alternative, ma vuol dire di rimettersi a Dio e cercare soluzioni mantenendo la calma e la fiducia, certi che il Suo aiuto non mancherà, e soprattutto vuol dire di non intestardirsi su soluzioni sbagliate e pericolose, come se tutte le soluzioni dovessero venire solo da noi e non con il Suo aiuto!
A dire il vero esiste anche l'energia nucleare pulita, che è l'energia di fusione, però gli scienziati non sono riusciti a realizzarla se non a scopi distruttivi (la famosa bomba H, la bomba all'idrogeno)! Nell'energia nucleare di fusione, due atomi piccoli (come l'Idrogeno) si riuniscono e formano un atomo più grande (Elio) e così facendo si produce energia. Invece nell'energia nucleare di fissione, che è quella delle nostre centrali e (ahinoi) delle bombe di Hiroshima e Nagasaki, un atomo grande (Uranio) si divide e produce atomi più piccoli insieme ad energia e insieme a particelle radioattive! Gli scienziati non riescono a realizzare l'energia nucleare pulita perché per fare unire tra di loro gli atomi di Idrogeno occorre che l'Idrogeno sia tenuto a pressioni e temperature altissime. In realtà però, noi una centrale di energia nucleare pulita già ce l'abbiamo! E' il sole! Nel sole si produce energia nucleare perché al suo interno ci sono quelle condizioni di pressione e temperatura altissime che fanno sì che gli atomi di Idrogeno vadano ad unirsi tra di loro, formando Elio ed energia, la quale energia viene irraggiata fino a noi sulla terra!
In una visione mistica, in una visione semplice dell'universo, ma non per questo banale, a me piace pensare che noi abbiamo già la nostra centrale di energia nucleare pulita e questa centrale è il sole. Io credo che a noi non resti altro da fare che riuscire a sfruttare al meglio la sconsiderata quantità di energia pulita che il sole già produce costantemente senza interruzione e senza guasti!

sabato 8 novembre 2008

LA VERITA' NELL'UNITA'

In prospettiva di un cammino di dialogo tra le diverse religioni, mi accingo a scrivere il mio pensiero sulla figura del Cristo nel cristianesimo e nell'islamismo. Innanzitutto so che il Corano dice di credere in ciò che è stato rivelato precedentemente ed infatti la rivelazione della Bibbia è anche patrimonio religioso della religione islamica. In secondo luogo so anche che la rivelazione del Corano, ispirata direttamente dall'Arcangelo Gabriele al profeta Maometto è suscettibile anche di modifiche, le quali dovrebbero derivare da una corretta interpretazione di ciò che vi è scritto, anche considerando il tempo e la cultura nelle quali è stato scritto il Corano e il tempo e la cultura diversi nei quali il Corano viene interpretato. Questo non è blasfemia, perché è scritto anche nello stesso Corano! E non può essere che così, perché Iddio si è servito, per la rivelazione del Corano, di Maometto, che pur essendo considerato, dai musulmani, il più grande tra i profeti, resta pur sempre un uomo! Quando Dio si serve di una creatura umana, per rivelare Se stesso, la creatura umana non viene annullata! Così anche per la Bibbia! Va letta pensando sempre il contesto, la cultura e il tempo e il luogo nei quali è stata scritta! Valga come esempio la “legge del taglione”: occhio per occhio e dente per dente! Dal profeta Mosè, che parlava per conto di Dio, il popolo eletto degli ebrei ha ricevuto questa legge di giustizia dell'occhio per occhio e dente per dente (Es 21,24)! Per il momento Iddio stesso non poteva consegnare agli ebrei una legge di giustizia migliore, superiore, perché gli ebrei di quel tempo ancora non erano maturi per riceverla! Ma il Cristo, quando venne, disse (Mt 5, 38-41): “Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due”. E anche (Mt 5, 17-18): “Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto”. E un discorso analogo si può fare per il matrimonio, quando il Cristo dice: Mosè vi ha permesso di dare l'atto di ripudio alla moglie per la durezza del vostro cuore ma da principio non fu così e poi cita il Libro della Genesi dicendo: l'uomo non divida ciò che Dio ha unito! Quindi la rivelazione guarda anche all'uomo e alla sua evoluzione o anche al suo degrado! Perché la salvezza dell'uomo è al centro della rivelazione di Dio e non può prescindere dalla stessa evoluzione dell'uomo in meglio o in peggio! Detto questo, vengo al punto che mi sta a cuore! Ho un libro in cui sono riportati dei versi del Corano:
Perché Dio è un Dio solo, troppo alto e glorioso per avere un figlio”.
Creatore originale dei cieli e della terra, come potrebbe egli avere un figlio se non ha una compagna e se lui da solo ha creato tutte le cose?”
Hanno detto: Dio si è preso un figlio; Sia gloria a lui, egli è colui che basta a se stesso, a lui appartiene tutto quanto c'è sul cielo e sulla terra. No, voi non potete dire questo! Vorrete forse dire di Dio quello che non sapete?”.
Evidentemente qui il Corano sembra volere negare la verità in cui i cristiani credono, dell'incarnazione di Dio! Però, ad una attenta analisi, qui il Corano non nega proprio nulla e segue un ragionamento coerente e che non si può assolutamente confutare!
Infatti qui il Corano nega la possibilità di “prendersi un figlio” da parte di Dio!
Assolutamente vero! Infatti noi cristiani non crediamo che “Dio abbia preso un figlio” tra tutti gli uomini: noi crediamo dell'esistenza del Figlio dall'eternità, da prima di tutti i secoli. Lui stesso, il Figlio, uguale al Padre, eppure distinto. Il fatto che Dio abbia preso una carne umana non è assolutamente lo stesso che dire che “Dio ha preso un figlio”, come se avesse elevato una creatura qualunque al Suo livello! Piuttosto, nel prendere una carne umana, Dio è sceso al nostro livello e tutti ci ha elevati al Suo livello!
Dio è un Dio solo e da solo ha creato tutte le cose, dice il Corano! Assolutamente vero! E' il mistero della Trinità: la Trinità di Dio non nega l'Unità di Dio. E' un Dio solo in tre persone! Volendo fare un passo in più, la rivelazione (Vangelo di Giovanni) dice anche
come Iddio ha creato tutte le cose: per mezzo del Figlio!
Io non credo che questo serva a screditare colui che ha scritto il Corano, Maometto, perché anche se evidentemente lui pensava ai cristiani, non si può dire che ciò che ha scritto,
e nella maniera in cui lo ha scritto, vada a negare veramente quelle verità in cui noi crediamo! Non dimentichiamoci che ci sono alcuni protagonisti e scrittori dei Libri della Bibbia che sono giunti a maledire il giorno in cui sono nati, il che equivale a negare fondamentalmente l'unica verità complessiva della Bibbia: l'amore di Dio! Eppure Dio ha permesso che costoro fossero protagonisti e scrittori della sacra verità! Infatti Dio sceglie chi vuole! E anche, come dice il Cristo nel Vangelo (Mt 11, 27): “Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare”!
In altre parole la rivelazione, qualunque rivelazione è un dono di Dio!
Io credo che Maometto sia stato scelto da Dio per guidare il popolo arabo verso la conoscenza della verità e dell'amore di Dio, anche se Dio gli ha negato la possibiltà di vedere la gloria dell'Incarnazione di Dio! Poi Maometto, nello stesso Corano, ha scritto di credere a ciò che era già stato rivelato in precedenza!
La logica conclusione è che siamo tutti depositari della verità che ci è stata data nella rivelazione, sia essa la Bibbia o il Corano, e che però abbiamo anche il dovere di approfondire la rivelazione stessa, di non credere che siamo diventati oramai interpreti infallibili della rivelazione!
Il Corano dice che è più gradito a Dio chi è più devoto a Lui e dunque Dio non fa preferenze di religioni di appartenenza, né per i cristiani e né per i musulmani!
Penso anche che Dio ha dato una grande responsabilità ai cristiani, avendo essi il dovere di illuminare le genti e come hanno risposto tanti cristiani? Le crociate ne sono un esempio! Allora, se i cristiani non assolvono al loro dovere, anzi si comportano da violenti, ecco che Iddio permette che una coltre nera di nebbia densa avvolga tutta la terra rendendo a tutti i popoli impossibile giungere alla conoscenza di Dio e della verità! Ma ognuno deve assumersi le sue responsabilità, sia cristiano o musulmano o a qualunque religione appartiene! La verità è che Dio ci chiama alla Verità nell'Unità! Unità tra i popoli e le religioni! Solo se i popoli e le diverse religioni cercheranno la Verità nell'Unità la potranno davvero trovare!
Il Corano dice che è più gradito a Dio chi è più devoto a Lui! E Gesù il Cristo, il Salvatore del mondo disse: “Chi vuole essere il più grande tra di voi sia come colui che serve”!

venerdì 7 novembre 2008

PERCHE' LA SINISTRA NON E' ANDATA AL GOVERNO?

Perché la sinistra italiana non è andata al governo? La sinistra accusa (giustamente a parer mio) la destra di malgoverno, però essa stessa non ha nulla di veramente propositivo! Finché non capiscono quali sono i problemi veri della gente! Finché non capiscono a che cosa aspira l'uomo e Chi è che possiede le chiavi dell'uomo e di tutti i suoi problemi e di tutte le sue aspirazioni sarà sempre così! La Parola di Dio è eterna, è sempre quella e “non passerà mai”, così dice il Cristo nel Vangelo! La politica da sola non basta, se i politici stessi nelle loro decisioni non si fanno ispirare direttamente da Chi conosce veramente l'uomo, se non si fanno ispirare dal Vangelo o se non sono guidati direttamente dall'Amore! Infatti ogni decisione fatta escludendo l'Amore finisce per non cogliere nel segno, alla fine si rivelerà una decisione deludente! Presto o tardi si rivelerà l'inganno! Si pensa tanto ai problemi sociali, ma la struttura della società rimane fondamentalmente la stessa, al massimo si mette una pezza qua e una pezza là e nulla di più! Perché non andare direttamente al problema? Ci sono dei senza fissa dimora che in inverno muoiono per il freddo mentre voi avete tutte le porte aperte! E' mai possibile che sprecate tante parole e vi accapigliate tra di voi e nessuno che salga alla barra di comando sappia emanare un decreto legge che sia in grado di dare una sistemazione, sia pure modesta e precaria, ma al riparo dalle intemperie del clima, a questi figli del Signore e fratelli nostri? Vi preoccupate tanto dell'economia, anche se i conti non tornano mai e voi siete quelli che non badate a spese quando si tratta dei vostri stipendi e indennità! Ma pensate alle cose veramente vitali! Se una fabbrica rilascia sostanze nocive nell'atmosfera, sostanze che ci fanno ammalare e morire di tumore, allora l'attività di quella fabbrica va sospesa! Senza tergiversamenti! Avete paura che l'economia vada in crisi e che i cittadini si ribellino? Ma siete voi che dovete fare capire ai cittadini che vi state occupando di problemi seri e i cittadini allora si adegueranno! Ma finché voi siete i primi che rubate e approfittate delle contingenze immediate, porterete i cittadini a fare come voi e anche peggio! Intanto l'economia già è andata in crisi e che cosa avete ottenuto? L'uomo deve essere al centro dell'interesse della politica! Ma non l'uomo inteso come percentuale! Il 90% dei cittadini oggi ha mangiato, allora va bene perché negli altri paesi oggi ha mangiato soltanto l'80% dei cittadini! Pensare all'uomo vuol dire pensare a ogni uomo inteso individualmente, fosse anche il più brutto e povero! Pensate all'uomo, pensate agli uomini! “Quello che vorreste fosse fatto a voi, fatelo anche voi a loro”! Questo è l'Amore! Se farete così tutte le cose si aggiusteranno, anche l'economia! L'uomo deve essere al centro dell'interesse politico e non l'economia!

giovedì 6 novembre 2008

OBAMA L'ABBRONZATO!

Obama l”abbronzato”.
Così è stato chiamato da Berlusconi. Invece di dare un chiaro segnale di rispetto e di felicitazione motivandolo col fatto che per la prima volta un uomo di colore è diventato presidente degli U.S.A., il cavaliere Berlusconi non riesce ad andare più in là di una battuta che per molti inevitabilmente suonerà ambigua.
Questo perché con ogni probabilità il nostro presidente del Consiglio non coltiva e nutre dentro di sé questa xenofilia (amore per lo straniero) e al momento decisivo incappa in queste gaffe(s).
E Veltroni e Franceschini che a motivo di questo hanno mostrato la loro indignazione non sono degli imbecilli, come sono stati chiamati dal “cavaliere” che di cavalleresco ha ben poco, riuscendo ad offendere tutti!
Perché il “cavaliere”, con la posizione di prestigio in cui si ritrova, visto da tutti, perde continuamente queste occasioni per dare dei chiari e limpidi segnali di concordia e di rispetto, in un clima mondiale ambiguo e pieno di tensioni, clima nel quale ogni parola ambigua può essere interpretata in malo modo da chiunque nel mondo, con le nefaste conseguenze che conosciamo!

FORZA OBAMA!

Vorrei esprimere la mia soddisfazione per la vittoria di Barack Obama alle elezioni U.S.A. Anche Berlusconi era felice e gli altri della sua combriccola con lui, tanto è vero che ha detto che vuole cambiare il nome del suo partito: non più Forza Italia, ma Forza Obama! Subito pronto a dare consigli, la volpe! Con la gioia e la soddisfazione della vittoria di Obama mi spingo sulle ali dell'entusiasmo e auspico presto una vittoria dell'opposizione anche in Italia, non so quando e non so come, ma sento che avverrà presto! Così i due amici Berlusconi e Bush potranno ritrovarsi di nuovo insieme (in forma privata) e congratularsi a vicenda di come sono stati bravi a costruire la loro fortuna sopra i migliaia di morti che hanno fatto le loro guerre! E sull'atmosfera di cupo terrore che hanno seminato in tutto il mondo! Anche Al qaeda ci ha provato, ma non è riuscita a fare più morti di loro due e a seminare più terrore! Eh, Al qaeda, ma qui c'è gente brava a seminare terrore, più di te, che stai scherzando? L'articolo 11 della Costituzione Italiana dice che l'Italia ripudia la guerra anche come strumento per risolvere le controversie internazionali! Dunque l'appoggio dato dall'esercito italiano a Bush non è altro che un'ennesima trasgressione alla Costituzione Italiana! Oramai la Costituzione Italiana è diventata solo un promemoria, non ha più alcun valore legale! Mi sono commosso fino alle lacrime nel vedere la vittoria di Obama festeggiata con tutta la gioia di cui erano capaci da giovani da una pelle bianca e più che bianca, lattiginosa! E' una cosa normale, dovrebbe esserlo, perché l'amore non conosce differenza di razza, però mi sono commosso perché nel clima che oramai respiriamo, mi sembra un miracolo anche quello! Non so quanti, da noi, riescono a festeggiare il semplice fatto che uno di colore sia riuscito a giungere vivo in Italia dopo una traversata in mare su mezzi di fortuna! Il futuro presenta nuove sfide. Le popolazioni che il sistema capitalistico sfrenato ha affamato vengono qui da noi e noi non possiamo respingerle semplicemente dicendo che questa è la nostra terra, perché a dire tutta la verità la terra non è nostra, questa è solo un'invenzione politica che va avanti da tempo! Un popolo si identifica per la sua comunità e per la sua cultura e non per la terra che occupa!

mercoledì 5 novembre 2008

PERCHE' SONO USCITO DALLA CASTA - DI WILLER BORDON

Ho acquistato il libro di Willer Bordon dal titolo: “Perché sono uscito dalla casta”, Ed. Ponte alle Grazie, anno 2008. Willer Bordon è un parlamentare che, appunto, “come regalo per il suo compleanno 2008” si è fatto il regalo (enorme, grandissimo) di uscire dal parlamento, ossia dalla “Casta” dei privilegiati parlamentari e ha rassegnato le sue dimissioni! Tra l'altro in questo libro, oltre agli scandalosi privilegi illegali della “Casta”, racconta della incredulità e incomprensione dei suoi colleghi parlamentari nell'annunciare loro le dimissioni e soprattutto il motivo delle sue dimissioni! Sì, perché in questo mondo di privilegiati che ci governano, tutto deve avvenire per scambio. Il gesto completamente gratuito non appartiene alle loro menti! Se io compio un gesto estremo, come è quello di rinunciare alla carica di senatore, lo devo fare, secondo loro, per ottenere qualcosa in cambio. E' il gioco della domanda e dell'offerta, del ricatto politico! E invece no, l'unica cosa che si proponeva di ottenere Willer Bordon era proprio quella di andarsene da quel mondo di privilegiati senza legalità alcuna, secondo il suo dire! Certamente che avendo fatto così, otterrà qualcosa, anzi otterrà moltissimo, ma secondo la logica del seme che cade in terra e muore e produce molto frutto, secondo la logica Evangelica che è la logica della vita e non secondo la interessata logica del ricatto politico. Intanto, come primo frutto ha ottenuto di poterci regalare questo libro di denuncia dell'illegalità che regna nel parlamento! Io ne ho lette un centinaio di pagine al momento. Quello che ne viene fuori è che il parlamento, più che a un luogo dove la legalità regna sovrana, essendo esso stesso la sede e la fonte della legalità, assomiglia a un gioco tipo il monopoli, dove esistono molte occasioni per fare tanti affari. Per esempio se riesci a diventare presidente di una commisione parlamentare speciale, riesci a intascare il tuo bonus di più di 3000 euro, e tutti si prestano a questo gioco meschino, pensando a se stessi e non a rappresentare il popolo che li ha eletti! Un luogo dove le leggi vengono fatte e poi subito disfatte, proprio come potrebbe fare un bambino di 3 anni che fa vedere che è capace di rinunciare al suo gioco e te ne fa un regalo e poi subito dopo te lo richiede indietro! E' stato il caso del taglio dello stipendio del 10 per cento, poi subito dopo ristabilito con un aumento immediatamente successivo di uguale consistenza, però sotto diverso nome! Ed è il caso, veramente scandaloso, della legge del finanziamento pubblico ai partiti! Nell'Aprile 1993 gli italiani, interpellati con un referendum, hanno deciso, con una percentuale del 90%, di abrogare la legge del finanziamento pubblico ai partiti! Ma ecco che subito, nell'autunno di quello stesso anno, viene approvata una legge che ripristina il finanziamento pubblico ai partiti, però sotto un altro nome, sotto il nome di “rimborso per spese elettorali”! Ma quello che è veramente scandaloso è che con leggi successive questo rimborso è stato aumentato con ogni trucco possibile fino a passare, dalle 200 lire per elettore iniziali del 1993, ai 5 euro attuali! Davvero c'è qualcosa di inspiegabile in questo, direi di demoniaco! Per questo Willer Bordon propone di nuovo un referendum, per riprovare a cancellare questo scandalo del finanziamento pubblico ai partiti! A Willer! A lassa sta' e nun ce niente da fa', lo vedi! Lascia che questa classe venga cancellata in una volta sola, che come tu giustamente hai previsto, una classe cosiffatta è destinata a scomparire per propria insussistenza!

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