Qualcosa che ancora ci richiama alla semplicità e all'eleganza in questo gioco è che inizialmente i pezzi sono disposti simmetricamente. I due eserciti avversari, all'inizio del gioco, sono posti simmetricamente uno di fronte all'altro, così come se si guardassero in uno specchio. E anche ogni esercito è disposto simmetricamente rispetto a se stesso, con una simmetria però che è lievemente interrotta dalla coppia Regina-Re. La coppia Regina-Re, che all'inizio della partita sta proprio al centro di ognuno dei due schieramenti, è la più importante, perché il Re è il pezzo più importante perché vale la partita, mentre la Regina è il pezzo più potente per possibilità di movimento. La coppia Regina-Re che simboleggia l'uomo e la donna, il maschile e il femminile, o ancora, l'intelletto e la volontà! Sempre ricorrendo ad una simbologia mistica è come a dire che: senza l'intelletto (il Re) non si può stare e infatti, in Dante, Dio viene detto: “il ben dell'intelletto”, mentre senza la volontà (la Regina) non si può fare nulla, perché l'esercito dei pezzi senza la Regina vale ben poco, non si possono raggiungere i propri obiettivi, o il proprio obiettivo che è il “ben dell'intelletto”!
Analizzando e confrontando il movimento dei vari pezzi tra di loro mi sono accorto che esiste una certa misteriosa simmetria, passata sempre inosservata! Infatti si possono classificare i pezzi in due tipi: quelli a raggio lungo (Torre, Alfiere e Regina) e queli a raggio corto (Pedone, Cavallo e Re). Il movimento del Re è esattamente uguale a quello della Regina (movimento diritto e movimento in diagonale), salvo per il fatto che il Re si può muovere solo di una casella e la Regina di quante caselle vuole. Ma l'analogia stretta rimane solo per la coppia Regina-Re, perché i movimenti “diritto” e “in diagonale” della Torre e dell'Alfiere rispettivamente, appartengono entrambi al Pedone e al Cavallo, ognuno però con modalità differente! Il Pedone normalmente ha il movimento diritto della Torre e ha quello in diagonale dell'Alfiere se deve catturare un pezzo (movimenti solo in avanti), mentre il Cavallo riassume, in un solo movimento, sia quello diritto che quello in diagonale, infatti, ad ogni mossa, è come se il Cavallo si muovesse diritto di una casella e in diagonale di una casella!
Infine un'analogia con la vita umana! Gli scacchisti, coloro che a scacchi sanno giocare veramente bene, dicono che l' “apertura”, ossia le prime mosse del gioco (da 7 a 12 mosse circa), sono determinanti per tutto il prosieguo del gioco! Un campione che ha fatto un' “apertura” sbagliata difficilmente vincerà contro un altro campione! Il che è esattamente ciò che dicono gli psicologi, ossia che i primi anni di vita di una persona sono determinanti per tutta la vita a seguire! Però manteniamoci sempre dentro l'analogia scacchistica. Negli scacchi ciò che è veramente importante è valutare sempre attentamente tutte le possibilità offerte dalla posizione attuale dei pezzi sulla scacchiera! Si possono rovesciare le situazioni, se uno sta veramente attento! Perciò nessuno si dia per spacciato e non rinunci a ciò che veramente è importante negli scacchi come nella vita e cioè giocare, ossia vivere, facendo il proprio meglio, al di là di ogni possibile risultato e non dimentichi mai che Dio premia le buone intenzioni e non i risultati!